Il Cast
Totò
(Antonio
Saracino)
Peppino De Filippo
(Cav.
Alfredo Fiore)
Aldo Fabrizi
(Don
Amilcare)
Nino Taranto
(Ispettore
Mastrillo)
Erminio Macario
(Col.
La Matta)
Ugo D'Alessio
(Brig.
di Sabato)
Mario Castellani
(Commendator
Filippo Lancetti)
Rossella Como
(Moglie
di Filippo Lancetti)
Dany Paris
(Jacqueline)
Ivy Olsen
(Signora
Durant)
Nino Terzo
(Agente
Pappalardo)
Carlo Delle Piane
(Pecorino)
Moira Orfei
(Signora
Fiore)
Gianni Agus
(Dr.
Cavallo)
Mario De Simone
(Agente
Spampinato)
Luciano Bonanni
(Ladro
anziano)
Piero Gerlini
(Un
passante)
Pietro Carloni
(Cognato
di Lancetti)
Un commissario scopre al mattino che gli è stata
rubata l'automobile. Irritato, comincia la sua giornata di lavoro: deve
affrontare un signore che crede di essere tradito dalla moglie e porta a
testimone un pappagallo. Poi deve correre da un tale che è stato
minacciato da un ricattatore e deve sborsare una forte somma. Un prete
gli porta dell'argenteria rubata, senza rivelare il nome del delinquente
pentito. Infine, chiamato da un sedicente poliziotto privato in una
casa ove si svolgono fatti misteriosi, scopre che il denunciante è un
pazzo fuggito dal manicomio e che nella casa sospetta si sta solamente
girando un romanzo a fumetti. Al termine della sua faticosa giornata il
commissario riesce a smascherare un doganiere disonesto che conduce una
vita brillante e caccia dal suo ufficio, buttandolo dalla finestra, il
signore che si credeva vittima dell'adulterio della moglie. Infine la
notte, travestitosi da donna, arresta il ricattatore, che è un parente
del ricattato. Alla fine riesce ad ottenere, con l'ausilio del prete,
anche la sua macchina rubata.
Critica "Una farsetta [...] fra le più corrive che abbia girato l'instancabile Steno". (Leo Pestelli, "La Stampa", 10/3/1963).
Critica "Una farsetta [...] fra le più corrive che abbia girato l'instancabile Steno". (Leo Pestelli, "La Stampa", 10/3/1963).
(Cinematografo.it)
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