Il Cast
Paolo Villaggio
(Ugo Fantozzi)
(Ugo Fantozzi)
(Signorina Silvani)
Liù Bosisio
(Pina Fantozzi)
(Pina Fantozzi)
Umberto D'Orsi
(Cav. Diego Catellani)
(Cav. Diego Catellani)
Plinio Fernando
(Mariangela Fantozzi)
(Mariangela Fantozzi)
Insignificante rotellina nello smisurato
ingranaggio di una grande azienda, l'impiegato Fantozzi comincia le sue
giornate lottando contro il tempo, poiché ha il cartellino da timbrare,
mentre gli autobus sono superaffollati; le prosegue seminascosto dietro
pile di pratiche che gli sfaticati colleghi si premurano di affibbiargli
approfittando della sua arrendevolezza. Tornato a casa, trova magro
sollievo in una moglie brutta e sfiorita e una figlia orripilante. Di
quando in quando, malgrado i suoi sfoghi per sottrarvisi, è costretto a
subire le iniziative del collega Filini, infaticabile organizzatore di
squallide gite aziendali, di lugubri partite di football tra scapoli e
ammogliati, di tetri campeggi, di deprimenti feste di fine d'anno.
Mentre tenta inutilmente di sedurre con inviti a pranzo, regolarmente
destinati a finire in malora, la collega Silvani, gli si offre
l'occasione di salire di almeno un gradino nella scala gerarchica. Basta
che, in una partita a biliardo si faccia battere dal vanitoso "capo del
personale". Vince, invece, per cui viene confinato in un buio stanzino
dell'azienda in compagnia di un collega "sovversivo". Grazie al suo
insegnamento, Fantozzi, ha un gesto di ribellione che gli consente di
conoscere personalmente il capo dell'azienda lontana "divinità" celata
ai più: costui finirà di annientarlo, destinandolo al proprio "acquario"
umano.
Critica "Passando dalla comicità orale alla comicità di situazione, forse anche poco aiutato da una regia scarsamente innovatrice, Villaggio scade a pagliaccetto, e accresce i debiti con la farsa del muto." (Giovanni Grazzini, 'Cinema '75')
"Come nasce una maschera? Il fenomeno si è esaurito ai tempi della commedia dell'arte o può ancora accadere? E se sì, riuscirà il ragionier Ugo Fantozzi a intrufolarsi nel pantheon degli arlecchini nazionali? Di fronte a questo film, nutrito di spunti tratti dai due best-seller, si ha l'impressione che Paolo Villaggio tenda a svendere la usa trovata prima ancora di averne esplorato tutte le possibilità (Tullio Kezich - 'Il millefilm').
Critica "Passando dalla comicità orale alla comicità di situazione, forse anche poco aiutato da una regia scarsamente innovatrice, Villaggio scade a pagliaccetto, e accresce i debiti con la farsa del muto." (Giovanni Grazzini, 'Cinema '75')
"Come nasce una maschera? Il fenomeno si è esaurito ai tempi della commedia dell'arte o può ancora accadere? E se sì, riuscirà il ragionier Ugo Fantozzi a intrufolarsi nel pantheon degli arlecchini nazionali? Di fronte a questo film, nutrito di spunti tratti dai due best-seller, si ha l'impressione che Paolo Villaggio tenda a svendere la usa trovata prima ancora di averne esplorato tutte le possibilità (Tullio Kezich - 'Il millefilm').
(Cinematografo.it)
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